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martedì 14 giugno 2016

La patente (l'Uomo Nero ai tempi dell'Euro)

È incredibile come il dibattito politico, veicolato dai politici stessi o sviluppato mediante i mezzi di comunicazione di massa, sia tutto finalizzato a una regressione del pensiero del corpo elettorale verso modelli addirittura prescolari.
Ciò avviene secondo varie direttrici.
La prima si attua mediante la "comunicazione simbolica", cioè una sovrastruttura narrativa "liberamente ispirata da eventi e persone reali che nella notizia si trasfigurano spogliandosi della loro realtà", che tutto trasforma e trascende in un "teatro allegorico dove si misurano i grandi valori e le grandi emozioni: il Bene, il Male, la Giustizia, il Sacrificio, il Riscatto, il Dolore, la Vergogna, l'Orgoglio, la Solidarietà". Di questo si è occupato Il Pedante in un post fondamentale, a cui evidentemente rimando.
La seconda si collega invece alla dimensione del sogno, della favola edificante, talvolta addirittura della parabola. Il Sogno per antonomasia è, ovviamente, quello di Ventotene, cioè quello di una Europa unita, pacifica, solidale, capace di superare gli egoismi nazionali che avevano portato alla catastrofe della Seconda Guerra Mondiale. In realtà, per sapere cosa in realtà contenga il famoso Manifesto, o si legge goofynomics (ad esempio, qui), oppure si cerca on-line il testo originale. Le sorprese sono molte (e qui si torna alla "comunicazione simbolica" del Pedante, che dimostra come spesso una realtà è trasformata in un simbolo di senso opposto a quello originario).
La dimensione del sogno è la principale generatrice dell'aberrazione del questismo, il cui esponente di punta in Europa è Varoufakis (in Italia, Ferrero, non quello della Nutella). Se questo schifo che è l'Unione Europea deriva da una Idea così bella, evidentemente il problema non sta - non può stare - nell'Idea, ma nella sua applicazione pratica. Siamo contro questa Europa. Ma un'altra Europa è possibile. Ovviamente, tramite il potentissimo mezzo dello sbattipugnismo (su un fantomatico europeo che, in realtà, non è mai esistito, né mai esisterà).
La fusione perfetta del fatto minuto che assurge a simbolo e dell'apologo moralistico che si fa insegnamento produce il filone della "casta, cricca & corruzione".
Che spiega tutto. Non c'è crescita? È perché la corruzione "brucia" (?) miliardi ("dotto', se so magnati tutto!", per dirla col Prologo di un libro strepitoso e fondamentale). Per esempio...
Le riforme richieste da quei filantropi di FMI e BCE non ottengono i risultati sperati? È colpa della cricca! (Soprattutto in Grecia). La Banca Centrale vuole ritirare le banconote da 500 Euro? È per combattere la corruzione (in Italia) e il terrorismo (nel resto del mondo)! E così via.
Il nuovo obiettivo cui è applicata la favola - insieme all'altra, affine, della sobrietà - è, come si può immaginare, il referendum costituzionale di ottobre. Abbiamo visto (qui e qui) come, in realtà, si tratti di mera propaganda, che - tuttavia - ha una sua platea.
Riporto alcuni commenti estrapolati da un blog molto seguito a Siena. Avrei voluto rispondere, ma - e so che si tratta di un errore, di più: di un limite - sono rimasto totalmente senza parole.


Ma tutto questo è già stato detto, e molto meglio di come lo so scrivere io.

Volevo però aggiungere qualche parola su quella che mi sembra una nuova frontiera della regressione, che potremmo definire come "pedagogia della paura".
L'élite europea si comporta come un genitore d'antan (madre di parto, ma di voler matrigna) e prova a tenere a freno i vari popoli europei, figlioli più o meno scavezzacollo (Franti, va da sé, è impersonato dalla perfidissima nazione britannica): a volte, mettendo di fronte la paura ancestrale dell'Uomo Nero o dell'invasione delle cavallette; a volte, minacciando castighi, o punizioni esemplari in caso di tralignamento.
Le reazioni alla possibilità di Brexit sono un mix atroce di entrambe le situazioni. Per la sezione "castigo divino" (o "risveglio di Godzilla", a seconda delle credenze religiose):

Per la sezione "sabato sera ti chiudo in camera":
L'effettività di queste minacce è peraltro pesata in modo impeccabile qui.
In Italia il punto di riferimento di questo atteggiamento è rappresentato dal PD e dai suoi corifei. L'Euro è un'indecenza, ma uscirne sarebbe economicamente disastroso: si andrebbe dall'aumento di sette volte del costo della benzina fino al mitico bank run (che è già avvenuto, ma a dirlo fa effetto lo stesso). L'Unione Europea ha gravi mancanze in termini di democrazia, ma chissà cosa succederebbe all'Italia se se ne staccasse: la corruzione esploderebbe, signora mia, senza i virtuosi tedeschi a controllarci. La riforma costituzionale di Meb, oltre che di Verdini, è un'oscenità: senza però si andrebbe verso l'assoluta ingovernabilità, gli inciuci (?), l'irrilevanza internazionale (questo l'ha detto proprio Matteo).
E poi la carestia, la morte dei primogeniti, Meb che piange sangue, e così via. Dove c'è un piddino che scrive, lì ci sono minacce, presenti o future. A questo punto, tanto vale concedergli la patente tanto agognata dal Chiarchiaro, e non ci pensiamo più.



Quanto poi ai ricatti, non ve lo sto nemmeno a dire.

In questo modo rovesciato, il PD però non si limita a copiare un andazzo generale.
Ci mette del suo, prendendolo dal più vieto repertorio del comunismo sovietico: cioè la creazione, a tavolino, di un "nemico" cui addossare problemi che derivano, in realtà, da assetti legali, politici, socio-economici difesi dalla classe dominante.
(Il più vieto repertorio del comunismo sovietico... in realtà è un procedimento vecchio come il mondo: cosa sono untori e incettatori del Manzoni?).
Il sistema legale introdotto con l'Unione Bancaria (quello degli stress test, dei requisiti minimi di capitale, del rischio di credito sovrastimato e del rischio di mercato sottostimato), l'introduzione senza alcun periodo transitorio delle disposizioni sul bail-in, la valutazione ridicola dei crediti problematici delle quattro banche risolte a dicembre 2015 (che poi è divenuta standard di mercato nelle transazioni successive), l'incertezza determinata dalle diverse posizioni assunte dalla BCE nei confronti di banche diverse e, a volte, delle medesime banche, la mancanza di un sistema europeo di assicurazione dei depositi hanno provocato non soltanto ingenti perdite patrimoniali in incolpevoli risparmiatori, ma anche un panico diffuso determinato da una crisi di fiducia nel sistema finanziario nazionale e, infine, una pressione ribassista molto forte sui corsi di borsa dei principali istituti del Paese? Niente paura. L'UE non c'entra nulla. Il governo non c'entra nulla. La BCE e Banca d'Italia non c'entrano nulla.
È tutta colpa di Vegas. Sì, di Vegas, che non avrebbe messo - in mezzo a settanta pagine settanta di grafici e numeri - addirittura gli "scenari probabilistici". Che nessuno sa cosa siano, ma insomma fanno tanto finanza. Lui è il moderno Uomo Nero.
Queste posizioni al limite dell'irrazionalismo dimostrano come ormai le élite dominanti e, soprattutto, il loro partito di riferimento (il PD, partito deflazionista) non riescano più neppure a costruire una narrazione non voglio dire pro-positiva, ma almeno positiva.
Tutto è giustificato in negativo e il collante è la paura di un avvenire altro o, se va bene, il disprezzo del "nemico", accuratamente scelto caso per caso.
Non immaginarsi un futuro, se non migliore, almeno diverso: forse è proprio questo il principale indizio di declino del popolo italiano.

2 commenti:

  1. Tempo fa l'Uomo Nero era sentao. (Generalizzo) Chi è per il NO lo è perchè non viene abolito, chi è per il SI lo è perchè viene abolito (sorvoliamo sul fatto che non viene abilito). Sta di fatto che non capisco perchè si DEBBA abolire. Quali danni ha fatto?

    Io devo ancora trovare una persona (dico una) che mi sappia dire, in termini quantitativi (ad esempio riduzione del potere d'acquisto), i danni del bicameralismo perfetto.

    Ho usato la parola DANNI e non COSTI, perchè la questione dei costi è un NON problema. E non sto parlando dei senatori (che purtroppo possono essere delinquenti), ma del Senato in quanto organo dello Stato. Perchè lo si deve sopprimere?

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  2. Perché se solo la Camera deve esprimere la fiducia al governo e la si elegge con una sistema fortemente maggioritario, sostanzialmente si trasforma un sistema parlamentare in un sistema presidenziale senza neppure richiedere l'elezione diretta del Presidente del Consiglio (che è, ovviamente, il Segretario del partito "vittorioso" ai ludi cartacei noti come elezioni).
    Per me è mancanza di democrazia. Per Renzi è stabilità. A ottobre si vedrà chi ha ragione. Nel blog qui sotto trovi un paio di post su questo argomento.

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