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domenica 28 agosto 2016

Esopo spiega presente e futuro dell'UE

Χερσαιος μυς μακη μοιρα βατραχω εφιλιωθη. Ο δε βατραχος κακως βουλευσαμενος τον ποδα του μυος τω εαυτου ποδι συνεδησε. Και πρωτον μεν επι της χωρας ηλθον σιτον δειπνησοντες επειτα δε τω χειλει της λιμνης πλησιαντες, ο μεν βατραχος τον μυν εις το βαθος κατηγεν, αυτον βρυαζων τω υδατι και το βρεκεκεκεξ ανακραζων. Ο δε αθλιος μυς τω υδατι φυσηθΘεις ετεθνηκει· επεπλει δε τω ποδι του βατραχου συνδεδεμενος. Ικτινος δε τουτον ιδων τοις ονυξιν ηρπασεν· βατραχος δε δεσμωτης επηκολουθει, δειπνον και αυτος τω ικτινω γενομενος. Οτι, καν νεκρος η τις ισχυει προς αμυναν η γαρ θεια δικη εφορα παντα και το ισον αποδιδωσι ζυγοστατουσα.

Traduco per chi ritiene che la scuola serva solo per addestrare al lavoro ed i licei durino anche troppo (con gli altri mi scuso per non saper mettere gli accenti sulle lettere greche).
Un topo di terra, per cattiva sorte, aveva fatto amicizia con una rana. La rana, malintenzionata, legò il piede del topo al proprio. Dapprima se ne andarono sulla terra per mangiar grano; successivamente, avvicinatisi al bordo di uno stagno, la rana trascinò dentro verso il fondo il topo, mentre essa sguazzava nell'acqua e gracidava. Invece il topo, sventurato, morì annegato; tuttavia galleggiava, perché era legato al piede della rana. Dunque un nibbio, quando lo vide, lo afferrò con gli artigli: la rana, legata, gli tenne dietro, divenuta anch'ella pasto per il nibbio. Anche se uno è morto, ha la possibilità di vendicarsi: la giustizia divina vede ogni cosa e restituisce, per ricompensa, pan per focaccia.

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