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venerdì 18 marzo 2016

Notizie e notiziuole: Banco Popolare sulla fusione con Popolare di Milano

La fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano non si fa più.
Per chi fosse interessato ai "retroscena", mi sembra interessante questo articolo di Dagospia.


COMUNICAZIONE AL PUBBLICO AI SENSI DELL'ART. 114, COMMA 5, D. Lgs. N. 58 DEL 1998

A seguito della richiesta di Consob, il Banco Popolare rileva che, nel quadro delle interlocuzioni preliminari con la Banca Centrale Europea ("BCE") per quanto riguarda una possibile operazione di fusione tra il Banco Popolare e Banca Popolare di Milano, il 16 marzo 2016 la banca ha ricevuto una lettera dalla BCE relativo all'eventuale accordo di fusione.
In questa lettera, la BCE ha chiesto alle parti di presentare, entro un mese, un business plan pluriennale, nonché una bozza del nuovo statuto sociale derivante dalla potenziale operazione di fusione.
La BCE ha sottolineato che, nel caso in cui l'operazione si verifichi, la società risultante dalla fusione, che diverrebbe il terzo polo creditizio italiano, dovrebbe da subito - in coerenza con il ruolo che assumerebbe nel mercato domestico - essere in una forte posizione in termini di capitale e di qualità degli attivi, anche attraverso azioni di capitale.
Con riferimento alla governance, la BCE ha indicato che la banca risultante da tale operazione di fusione dovrebbe tener conto delle migliori prassi (best practice) volte a garantire una governance chiara ed efficace, in particolare in relazione al funzionamento degli organi sociali (assemblea, Consiglio di amministrazione, Comitato esecutivo). Inoltre, sempre nel quadro dell'operazione straordinaria in questione, non è prevista l'emissione di nuove licenze bancarie in relazione a entità diverse da quella risultante dal potenziale operazione di fusione.
In relazione a quanto sopra, il Banco Popolare ha intenzione di convocare nel più breve tempo possibile una riunione del Consiglio di amministrazione, che si terrà in ogni caso non oltre il 22 marzo. Banco Popolare comunicherà al mercato, senza indugio, l'esito della riunione.


Communication to the public pursuant to art. 114, paragraph 5, Law Decree 58/98
ECB letter on potential merger transaction between Banco Popolare and Banca Popolare di Milano

Following a request from Consob, Banco Popolare notes that, as part of preliminary discussions with the European Central Bank (“ECB”) regarding a potential merger transaction between Banco Popolare and Banca Popolare di Milano, on 16 March 2016 the bank has received a letter from the ECB concerning the potential deal.
In this letter, the ECB has requested to the parties to submit to them, within a one-month period, a pluriannual business plan as well as a draft version of the corporate bylaws resulting from the potential merger transaction.
The ECB has pointed out that, in case the operation were finalized, the company resulting from the merger, which would become Italy’s third largest, in coherence with the role it would take on in the domestic market, should from the start be in a strong position in terms of capital and asset quality, also via capital actions.
With reference to governance, the ECB has indicated that the bank resulting from such a merger transaction should take into account the best practice aimed at ensuring a clear and efficient governance, in particular in relation to the functioning of the corporate bodies (Shareholders’ Meeting, Board of Directors, Executive Committee). Moreover, within the potential merger transaction, the issuance of new banking licenses in relation to entities different from the one resulting from the potential merger transaction is not envisaged.
In relation to the above, Banco Popolare plans to convene a meeting of the Board of Directors as soon as possible, to be held in any case no later than 22 March. Banco Popolare shall inform the market without delay about the outcome of this Board meeting.

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Contrordine, la fusione si fa. L'ha detto Renzi. Basta un miliardino, che vuoi che sia. Citavo Dagospia sopra, cito Dagospia anche qui sotto. A futura memoria, mi butto: i piccoli risparmiatori ci perderanno quanto sta bene, ma la banca funzionerà.

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