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sabato 7 maggio 2016

Come tu mi vuoi (ma quelli del Family Day sono spariti tutti?)

Siccome evidentemente ci ritengono un po' duri di comprendonio, allora provano a spiegarcelo proprio papale papale. O, per meglio dire, siccome evidentemente ci ritengono un po' duri di comprendonio, non si fanno scrupolo a dire chiaramente quel che pensano. Se qualcuno se ne accorge, al massimo smentiscono.
Oggi, su Twitter, girava la notizia secondo cui il Ministro Giannini ha seccamente smentito il seguente articolo:


Nella smentita, comunque, si legge quanto segue (se vi dà fastidio lo stridio delle unghie sul vetro, vi prego di passare oltre):


Il Ministro Giannini, ad ogni modo, non è l'unica che pensa, o dice, o smentisce affermazioni di questo genere. Il re degli impudenti è ovviamente quello che ha illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo delle intelligenze con lo straniero.
Poi ci sono gli epigoni, ovviamente.
E i mandanti (aprite il link, apritelo).
Dunque, ricapitoliamo.

Questi ci dicono che dobbiamo essere completamente alienati e atomizzati, senza famiglia, senza figli, possibilmente senza casa.
Dobbiamo essere la generazione Erasmus e la generazione Schengen (per cosa questo davvero significhi, vi rimando al prof. Bagnai, direi passim, ma almeno qui).
E in tutto questo, si può sapere dove sta il movimento pro-life, quello del Family Day, quello dei mille figlioli a testa, quello che "evviva la mamma", che va in estasi per un mentecatto spagnolo che strimpella male una chitarraccia su un palco?
Perché se queste persone scendono in piazza, ora, per tutelare la famiglia dai veri pericoli che le sono portati da un sistema economico-finanziario spersonalizzante, che attacca direttamente e con tutti i mezzi i diritti costituzionali che proprio la famiglia garantiscono, allora anche il pregresso ha un senso, e anche chi non lo condivide lo deve rispettare.
Ma se così non è, se ci si limita ad una pagliacciata all'anno, da contrapporre a un'altra pagliacciata all'anno, allora il tutto si riduce a un girotondo intorno a qualche diritto cosmetico, utile solo a mettere meglio a fuoco il dito, perdendo di vista la luna.

E poi...
La cosa più agghiacciante è il riferimento ai migranti (non gli uccelli, gli immigrati come richiede di chiamarli la neo-lingua). Siccome noi dobbiamo lavorare, dunque non possiamo mettere su famiglia, ecco che possiamo tranquillamente importare braccia e sperma.
Ora, finché una tesi di questo genere viene sostenuta dal Cancellerie tedesco, può essere ributtante ma rientra nelle cose. Quando la medesima cosa la pensa il nostro Presidente del Consiglio, non depone a favore della sua intelligenza, ma insomma si sopporta. Se poi arriva un Obama qualunque a confermarla, immemore di quello che accade al confine col Messico, potremmo limitarci ad una contegnosa alzata di spalle.
Che però anche il Santo Padre, oggettivamente, sostenga questa nuova tratta degli schiavi e metta, oggettivamente, la veneranda tradizione della Chiesa Cattolica a servizio del capitale più becero, tanto da meritarsi l'infame premio Carlo Magno (guardate qui!), è una cosa che fa male, molto male. Soprattutto se si confrontano certi atteggiamenti col precedente Papa, le cui dimissioni - mai del tutto comprese nelle loro ragioni profonde - pesano sulla coscienza di tanti credenti.
(Non siate timidi, aprite pure foto e link).

Questa è la situazione. Siamo sotto attacco. Il nostro modello socio-economico è sotto attacco. Di conseguenza, la nostra Costituzione - scritta e materiale - è sotto attacco. La politica cede. Ampi strati della società cedono. La Chiesa Cattolica sta cedendo.
Ne parleremo diffusamente. Per ora:
LEGGETE TUTTI QUI, CHE POI SAREBBE QUI, E PER QUI INTENDO QUI.
Grazie.

P.S. (per soli senesi): questi peana alla globalizzazione, quest'amore per la fluidità del fattore lavoro, sono tratti distintivi soprattutto di un partito in Italia. Allora, mi chiedo, com'è possibile che la popolazione di una città che ha fatto del radicamento spasmodico alle proprie tradizioni, al proprio vissuto, alla propria storia, il tratto distintivo del suo stesso essere, com'è possibile che questa popolazione che dal 1555 si è chiusa dentro le proprie mura - di mattoni e psicologiche - sia talmente narcotizzata da continuare ancora, compatta, a votare PD?

2 commenti:

  1. Di tutte le tragiche contraddizioni sottolineate in questo ottimo post, l'ultima merita la standing ovation: una città che ha fatto del radicamento alle proprie radici e della localizzazione geografica, porti con entusiasmo l'acqua con le orecchie a chi fa l'impossibile per renderli pellegrini e senza patria, è un fenomeno che affascina se non toccasse direttamente.

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    1. Non so se anche tu sei di Siena.
      Quello che io vedo è il solito ritornello per cui tutto accade per colpa del destino cinico e baro (vedi Montepaschi), o al massimo di Arezzo (vedi USL).
      T.I.N.A. scorre potente in loro.
      "Dentro le mura", peraltro, qualcosa sta forse cambiando (alle ultime comunali il PD non era più maggioranza), ma nel resto del Comune è ancora più difficile.
      Se a questo aggiungi il trasformismo, cifra tipica della politica locale (il Patto del Nazareno e Verdini hanno fatto qui le prove generali)...

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